Data / Ora
28/03/2025 - 30/03/2025
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IV DOMENICA DI QUARESIMA
(Sal 27)
Guidato da don Oronzo Cosi
Nelle parole e nei gesti di Gesù, testimoniati dai Vangeli, è possibile riconoscere il vero volto di Dio. Spesso tale volto, rivelato da Gesù come misericordioso e amorevole, rischia di essere smarrito a causa delle prove di fronte alle quali la vita ci pone, e del peccato, che insidia costantemente il nostro cammino di fede. È necessario ascoltare e seguire Gesù, il quale, nel suo ministero pubblico, attraverso la misericordia verso i peccatori, l’attenzione ai malati, agli ultimi e alle persone fragili, restituisce all’umanità la speranza in un Dio che si prende cura, che abbraccia e perdona.
Solo in questo modo è possibile sottrarsi al fraintendimento del suo volto, che caratterizza la cultura contemporanea di Gesù, ma che spesso si insinua anche oggi nelle nostre coscienze. A questo proposito è sufficiente ricordare la domanda che i discepoli pongono al maestro, nel momento in cui incontrano per strada un uomo cieco dalla nascita: «I suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: “Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?”» (Gv 9,2). Essa lascia intuire quale sia il volto di Dio che abita la coscienza dei discepoli, un volto che non corrisponde a quello annunciato da Gesù attraverso i suoi gesti e le sue parole. La fedeltà al vangelo è, dunque, condizione indispensabile per preservare in noi il vero volto di Dio. Il weekend di spiritualità rappresenta un momento importante per meditare e riflettere su questo tema, partendo dalla Parola di Dio. Attraverso un percorso biblico-artistico, ma soprattutto mettendoci alla sequela del Maestro, mediteremo insieme sull’importanza di non smarrire il vero volto di Dio: un volto che Gesù stesso ci ha annunciato e che anche noi dobbiamo annunciare alle nostre sorelle e ai nostri fratelli, facendo della nostra vita un autentico segno di speranza.