di Gigi Borgiani – Anzi fino in cima! Come ebbe a dire don Tonino Bello: “Siate soprattutto uomini. Fino in fondo. Anzi fino in cima. Perché essere uomini fino in cima significa essere santi…” . Non trovo espressione migliore per restare in comunione con Donatella che oggi ci guarda dal cielo con occhi e cuore di donna e madre santa.
Quando all’inizio dell’avventura di Casa san Girolamo abbiamo chiesto ad amici la disponibilità a dare una mano per l’accoglienza e il servizio Donatella e Andrea hanno subito risposto “Sì”. Dalla primavera del 2011, potremmo dire dalla primavera di Casa San Girolamo, la loro presenza è stata sempre puntuale; dai primi fine settimana di Spello alle settimane estive, Donatella e Andrea hanno accolto e accompagnato con amorevole cura familiare tante, tante persone. Per Donatella San Girolamo, per la sua caratteristica e la sua finalità, è diventato un po’ il “centro”, un punto di riferimento per sé, per la propria spiritualità e ne ha interpretato il significato e il valore per le persone, soprattutto giovani, che sono venute e vengono per un momento di quiete interiore, per respirare l’aria pulita della Parola, per gustare il cibo eucaristico (mai disgiunto dalla buona tavola e dalla convivialità creata da Andrea), per recuperare forze e gioia per vivere fino in fondo la quotidianità.
Purtroppo nel novembre dello scorso anno a Donatella è stata riscontrata una malattia neoplastica tra le più devastanti. Con la sua fede profonda, con la forza di un carattere fiero e indomito, sostenuta da una famiglia esemplare, dall’affetto e dalla preghiera di tanti amici ha iniziato la sua lotta contro il male. Sempre con il sorriso, senza mai un lamento anche se ben conscia della realtà, anche con i segni della sofferenza fisica. Ha continuato il suo ruolo di moglie, madre, zia, nonna, sorella di tanti di noi senza conoscere la solitudine, con la consueta disponibilità ad ascoltare con la speranza di farcela, di tornare a fare la catechista in parrocchia. Nelle visite e telefonate quotidiane tornava molto spesso il richiamo a Spello, a san Girolamo; chiedeva dei gruppi, dei temi trattati in Quaresima. E ritornava sempre la frase piena di speranza: “chissà se potrò tornare quest’estate!”. E noi a rispondere che ce l’avrebbe fatta. Ed è stata grande la gioia quando, superate le pesanti fatiche delle cure mediche, ci ha detto che sarebbe venuta. “ Vengo, ma solo se posso fare qualcosa!, non voglio essere di peso!”. Il male sembrava sconfitto. I pochi giorni si sono prolungati e sono stati davvero giorni di grande serenità, per lei, per Andrea , per tutti noi e gli ospiti. Non ha saltato una liturgia ( i salmi sono stati la sua forza!) né uno degli incontri sull’enciclica. Come sempre la prima ad alzarsi per preparare le colazione; sempre attenta che tutto fosse in ordine. Una perfetta sintesi tra Marta e Maria!
A Spello, dopo Spello, Signore noi speravamo…noi speravamo di più.! Forse non abbiamo chiesto abbastanza o forse non abbiamo saputo chiedere, ma Tu hai voluto ancora avvolgerci nel tuo mistero, nel tuo disegno di Amore, di salvezza di fede. Signore Tu non togli la vita, ma la trasformi. Non ci hai tolto Donatella, vuoi che la sua vita, il suo esempio sia trasformazione in noi e per noi, ci renda capaci di essere opere d’amore come lei è stata per tutti noi. E poi ci resta quel sorriso, il sorriso nonostante tutto. Così anche negli ultimi giorni, fino in fondo,anzi, fino in cima!