Se un extraterrestre arrivasse sulla terra e decidesse di capire l’uomo facendo zapping tra i vari programmi tv penserebbe che l’attività di gran lunga più importante per lui è mangiare e soprattutto cucinare. Forse non è proprio così, ma in questi tempi il cibo rappresenta un argomento importante per l’uomo. Passano attraverso di lui il benessere, la cura, il sostentamento di tutti noi e il lavoro di tantissimi. Non poteva perciò mancare a Casa San Girolamo una riflessione su questo delicato tema dagli innumerevoli risvolti. Proporremo una lettura cristiana di quanto avviene intorno al cibo aiutati da diversi amici dell’Ac. Un fine settimana in cui assaporare i cibi della nostra terra e capire come avere cura di loro e di quanti lavorano per fornirceli affinché non ci sia sfruttamento dei lavoratori, del suolo, delle risorse e possiamo evidenziare una differenza cristiana anche in questo argomento.
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Prega e Pedala: natura, sport, preghiera, amicizia (28-30 giugno)
Il Papa nella sua ultima esortazione apostolica “Gaudete et exsultate” ci invita a una santità del quotidiano, a una costante e quotidiana ricerca di come santificare la nostra vita, tutto compreso. Ecco perché volgere a lui lo sguardo in ogni momento, compreso il tempo dello svago e quello in cui abbiamo la fortuna di poter ammirare le bellezze del creato. Il fine settimana “Prega e Pedala”, organizzato a Spello nei giorni 28-30 giugno, vuole tenere insieme questi due aspetti nello stile di Casa San Girolamo.
Il logo dell’Azione cattolica… alle Infiorate di Spello!
San Girolamo: tutti i prossimi appuntamenti. Il 28-30 giugno torna “Prega e pedala” in collaborazione con il Csi
Porte aperte a Casa San Girolamo: con l’arrivo della bella stagione, decollano i vari appuntamenti in calendario. Nei giorni 17-19 giugno si svolge l’Incontro degli Assistenti regionali di Ac, a cura del Collegio assistenti; il 28-30 giugno WEEKEND DI RICERCA dal titolo “Prega e Pedala”, a cura di Stefano Sereni e del Centro sportivo italiano.
Il 12-14 luglio WEEKEND DI SPIRITUALITA’ sul tema “Cibo e spiritualità”, a cura di don Fabrizio de Toni e Stefano Sereni. Quindi il 19-21 luglio tornano i WEEKEND DI RICERCA su “I cattolici e la cura politica del bene comune”, a cura del Centro studi di Ac.
Il mese di luglio si conclude con l’appuntamento dei giorni 26-28 luglio con un nuovo WEEKEND DI RICERCA dal titolo “Accompagnare la vita per generare”, a cura di don Ugo Ughi.
Tutto gli appuntamenti di agosto, settembre e ottobre sono inoltre reperibili qui: http://casasangirolamo.azionecattolica.it/eventi.
Rendere gratuito l’amore!
L’amore di Dio è per sua natura universale, casto, equilibrato, santo. Chi è sotto il suo dominio, vive in una pace profonda, ha la visione gerarchizzata delle cose, sa che cos’è la libertà. Ma anche l’amore di Dio, passando nel cuore dell’uomo, deve essere lavorato, coltivato, potato, fecondato; e Dio stesso ne è l’abile e intransigente agricoltore. Soprattutto tale amore deve essere purificato. Che cosa significa purificare l’amore? Significa purificarlo dalle pastoie della sensibilità, dal vischio del gusto; in altri termini, significa renderlo gratuito. Rendere gratuito l’amore! Quale difficile impresa per creature come noi, ripiegate dal peccato su se stesse, chiuse il più delle volte nel loro onnipossente egoismo! Sovente non ci rendiamo conto della profondità del male, che è abissale. Non parlo solo dell’egoismo del ricco che accumula per sé; del violento che sacrifica tutto al proprio godimento; del dittatore che respira l’incenso dovuto solo a Dio. Parlo dell’egoismo dei buoni, delle anime pie, di coloro che sono riusciti, a forza di ginnastica spirituale e di rinunce, a poter dire dinanzi all’altare dell’Onnipotente la superba professione: «Signore, non sono come gli altri uomini». Sì, abbiamo avuto il coraggio, in certi periodi della nostra vita, di crederci diversi dagli altri uomini. E qui sta la menzogna più radicale, dettata dall’egoismo più pericoloso: quello dello spirito. E su tale menzogna il nostro egoismo fa la sua costruzione babelica, riuscendo a servirsi della stessa pietà, della stessa preghiera per soddisfarsi. Ma sovente non basta. Rovesci, malattie, disillusioni, vecchiaia si abbattono come uccelli di rapina sulla povera carcassa che aveva avuto il coraggio di affermare a se stessa: «Signore, non sono come gli altri uomini».
Carlo Carretto