Archivi autore: gianni

Tre pensieri per un Buon Natale!

Charles de Foucauld, Renè Voillaume, Carlo Carretto: la dimensione contemplativa, senza assentarsi dal mondo. Parola, Eucaristia e poveri. Sono elementi che legano queste tre figure; sono voci che riecheggiano a Casa San Girolamo. Sono esempi che, a partire dalla contemplazione del mistero dell’incarnazione, spingono a cercare il vero, il bello, il giusto.

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«Gesù sceglie lui stesso i suoi adoratori. […] Attrae a sé con la voce degli angeli i pastori, che per primi vuole vedersi intorno, dopo Maria e Giuseppe. Per genitori ha scelto due poveri operai; per primi adoratori sceglie poveri pastori… Sempre la stessa abiezione, sempre lo stesso amore della povertà e dei poveri. Gesù non respinge i ricchi, è morto per essi, li chiama tutti, li ama, ma rifiuta di condividere le loro ricchezze e chiama per primi i poveri. Come sei divinamente buono, mio Dio! Se per primi tu avessi chiamato i ricchi, i poveri non avrebbero osato avvicinarsi a Te, si sarebbero creduti obbligati a restare in disparte a causa della loro povertà».

(Charles de Foucauld, Opere spirituali)

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Natale non è una volta per sempre, ma ogni giorno

L’avventura di Gesù incomincia in un clima di profondo disagio, da una coppia in difficoltà. Maria e Giuseppe si trovano di fronte a una gravidanza inspiegabile e inaspettata… Che ne sanno loro del mistero dell’incarnazione? Hanno avuto apparizioni e sogni, forse incubi e dubbi, ma hanno superato incredulità e Spello Madonna con bambinopaura perché hanno capito che Dio in questo modo instaura una relazione ancora più profonda e vitale con l’uomo e che è il Dio della vita, il Dio che salva. Con il sì di questi sposi, coppia dell’anno zero, inizia la presenza di Gesù in mezzo agli uomini: comincia a Betlemme e non finirà mai. Ecco la novità cristiana!
Emanuele è il Dio con noi; ciascuno può dire “Il mio Signore è con me”.
Spesso, però, siamo troppo distratti per percepirlo. Siamo contaminati, forse involontariamente, dal primato delle cose, dell’abbondanza materiale, anche quando ci si lamenta dei rincari, della crisi, delle tasse e di tante altre cose che vorremmo filassero come desideriamo senza però muovere un dito.

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Weekend fidanzati: sogni, cammini e liberazioni

Ognuno di noi comincia un cammino se porta dentro un sogno. La storia di ogni cammino è segnata da un desiderio ardente e intimo che ti invita a lasciare quello che di sicuro hai e vedi per andare incontro al “non conosciuto”.
Chi te lo fa fare? Ma perché non stai tranquillo? Ma stai così bene a casa tua… Sono tutte le frasi che chiudono il cassetto dei sogni, che oscurano il cielo di stelle, che aprono voragini nelle strade. Nessuno di noi è nato per essere tranquillo. La vita, quella vera fatta di cuore, di passione e di intelligenza, non è mai tranquilla perché c’è sempre qualcosa che ti scombina i piani, che ti fa saltare il cuore in aria, cCatturahe ti toglie il respiro e non riesci a dire le cose. La vita è continuamente rimodellata dai fatti che succedono. La tranquillità è il risultato solo di una vita fatta di plastica.
E allora ogni volta che trovo qualcuno che scommette sulla vita sono felice. Ogni volta che qualcuno va oltre le raccomandazioni per una vita tranquilla e di plastica, mi rendo conto che Dio continua a chiamare e a farsi sentire nella vita di ciascuno.

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Fare deserto… Tempo e spazio per stare con il Signore

Deserto: parola “fissa” nelle letture che ci accompagnano in questo tempo di Avvento. Parola che  può richiamare un pezzo di terra, arido, disabitato o, ai nostri giorni, percorso da coloro che lo attraversano verso speranza di vita. Deserto richiama assenza di presenze, vuoto di senso.
C’è una espressione di Benedetto XVI ripresa da Spello Vela della chiesaPapa Francesco nella Laudato si’ che ci aiuta a spostare l’attenzione
sul deserto interiore: «i deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi» (217). Questo tempo che ci prepara
al Natale è occasione per distinguere, per scegliere da che parte stare, per accogliere un messaggio o per vivacchiare. È il tempo per recuperare, di ascoltare la voce che invita a conversione.

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