Siamo un piccolo gruppo di adulti/adultissimi di Ac della parrocchia S. Francesco (Lerici-La Spezia) che ormai da 4 anni viene a trascorrere due giorni a Casa San Girolamo per ricaricarsi e ritemprare lo spirito. Da 2 anni sono stati “contagiati” altri amici provenienti da altre parrocchie della diocesi di La Spezia-Brugnato-Sarzana che affrontano un lungo viaggio per approdare dal mar ligure alla terra umbra, immersi tra gli ulivi e nel silenzio dell’antico convento.
Fratel Gabriele, dei piccoli fratelli di Jesus Caritas, ha tenuto una meditazione sulla vita del beato Charles de Foucauld. La frase del Vangelo di Luca che lo colpì fu quella che conclude il racconto del ritrovamento di Gesù nel tempio: “Discese con loro da Gerusalemme a Nazaret e rimase loro sottomesso…”. Charles de Foucauld volle imitare Gesù nella vita di tutti i giorni, nella semplicità, vivendo la preghiera e la contemplazione come momenti essenziali del suo quotidiano e oscillò sempre tra contemplazione e vita concreta in mezzo alla popolazione Tuareg. Continua a leggere
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Dalla coscienza di sé alla scelta responsabile della vocazione. A Spello i giovani di Ac della diocesi di Faenza-Modigliana
Durante il campo itinerante da Norcia ad Assisi, noi giovani di Azione cattolica della diocesi di Faenza-Modigliana abbiamo soggiornato nell’accoglientissima casa di spiritualità San Girolamo a Spello. Qui abbiamo avuto la possibilità di avere un incontro con il parlamentare Ernesto Preziosi. Il tema generale era la coscienza di sé.
Preziosi ci ha innanzitutto aiutato a riflettere su come ogni domanda vocazionale parta dal chiedersi quali talenti e capacità abbiamo. Sarebbe importante ricordarsi sempre che il primo talento che abbiamo da spendere è però la nostra persona, la nostra vita. Quindi per rispondere alla propria chiamata vocazionale si deve partire – è stato detto – dal prendere coscienza di sé, dal capire chi siamo veramente. Continua a leggere
Dopo il terremoto: una scossa a responsabilità e cittadinanza
Il terremoto che ha colpito il centro Italia è stato devastante: centinaia di vittime, paesi crollati… Nessuno sa dire quando la terra cesserà di muoversi, quando si potrà, se si potrà, tirare un sospiro di sollievo e riprendere in mano quella vita che porterà sempre i segni del dolore e della devastazione.
Sgomento, incredulità, paura, ansia, senso di precarietà e di impotenza, domande…
Il dramma delle terre sconvolte ha colpito un po’ tutti; tutta l’Italia ha sentito la scossa; è come se le onde distruttive che si sono propagate nel suolo tra Abruzzo, Marche e Umbria si siano man mano, allontanandosi dall’epicentro, trasformate in piccole scosse che hanno fatto tremare i cuori; da nord a sud e anche più lontano; lo si intuisce dalle tante manifestazioni di solidarietà. Continua a leggere
“A Spello ci si sente custoditi”
“Ciò che rende bello il deserto è che da qualche parte nasconde un pozzo” (da “Il piccolo principe”).
È la fraternità autentica di chi vive qui che ci fa sentire a casa, la condivisione dei tempi di preghiera, la convivialità a tavola, la spontaneità nel confronto su ciò che succede attorno a noi, quasi a cercare insieme una prospettiva che aiuti a comprendere meglio il mondo in cui viviamo.
Qui si vive l’accoglienza e nel farlo il tempo si dilata, ci libera dall’illusione del controllo delle nostre giornate. Le parole di fratel Carlo ci aiutano a cogliere la bellezza nella semplicità e nella gratuità, ci fanno vigili verso i gesti che tanto spesso diamo per scontati e si è portati a cogliere il bene in ciascuno che passa di qua, in chi viene per rivivere un ricordo, nel gustare la bellezza artistica di San Girolamo.
Testimonianza, Casa San Girolamo, agosto 2016
Pensieri a Casa San Girolamo: «Partire da qui per ritornare sulle strade della vita»
«Arriviamo qui con la nostra vita, le nostre fatiche, le nostre stanchezze, le nostre delusioni per vivere alcuni giorni come in una piccola Nazaret; un luogo nascosto ma ricco di quotidiano e profondamente normale come era stata la vita di Gesù durante i primi trent’anni della sua vita.
Questo no è solo un luogo dello Spirito dove molto spesso c’è la tentazione, un po’ egoistica, del Tabor : “è troppo bello Signore stare qui…!”.
Qui è casa; luogo delle relazioni autentiche spogliate dai “ruoli”; dove potersi riposare ed essere se stessi e nel silenzio e nella condivisione ritrovare il vero volto di Gesù.
Partire da qui per ritornare sulle strade della vita, la nostra vita di ogni giorno perché diventi via di santità.
Lascio questa casa con il cuore pieno di gratitudine e una ricchezza che nessuna “ruggine” potrà mai intaccare.
Ho respirato fraternità, condivisione, accoglienza, semplicità di essere liberi e semplici come bambini così come ci insegna il Signore. Tutto questo è un anelito alla bellezza del cielo.
Casa San Girolamo, se Dio vuole, d’ora in poi sarà un po’ anche la mia casa…
Grazie di cuore per questi incontri speciali. Qui si respira ancora il grande carisma di un uomo, fratel Carlo Carretto, che dalle strade del deserto è tornato a insegnarci l’amore, a invitarci a costruire ponti, ad augurarci sempre una fede salda.
Anna Maria (Udine)